Oggi vedevo uno dei miei gatti fare manovre strane e avvicinandomi, scopro che una biscia dal collare, anche detta biscia d’acqua o natrice dal collare, giaceva immobile fingendo di essere morta, semi capovolta: era in quella che si chiama “tanatosi”, cioè fingeva di essere morta per scampare alle attenzioni del gatto.
Che dire? Ci sarebbe da spiegare molto, soprattutto rispetto a quello che state pensando, cioè: “oddio che schifo! Un serpente! Oddio è una vipera! Oddio è pericolosissima!”. Nulla di quello che pensate è vero: nella vostra mente pensate subito al serpenti più pericolosi perché hanno veleno, cioè da noi la vipera, ma serpenti come quello in foto sono bisce, non hanno ghiandole del veleno e sono oltretutto, come tutti i serpenti, utilissime all’uomo in quanto il principale meccanismo di controllo delle popolazioni ad esempio di roditori.
Travolti dal pregiudizio e dall’ignoranza purtroppo perseguitiamo tutti i serpenti, cerchiamo di ammazzarli quando possiamo, senza sapere che stiamo sbagliando di grosso e oltretutto stiamo commettendo una violazione di legge in quanto tutte specie protette.
Mi sono immortalato di proposito in questa foto con la biscia per farvi capire che non è quel mostro che pensate: non è assolutamente mia abitudine prendere in mano animali selvatici o farmi foto di questo genere; se l’ho fatto è solo per farvi rendere conto che ognuno di noi dovrebbe combattere con le proprie paure: quella dei serpenti è una delle più diffuse e solo con la conoscenza si può combattere e vincere!
La prossima volta che vedete un serpente riflettete e pensate: il suo ruolo ecologico porta dei vantaggi anche all’uomo, quindi, se non volete rispettarli come valore intrinseco, fatelo per l’utilità che ne traete ad averli nel vostro territorio.
PS La biscia era viva e vegeta ed è tornata nel sul ambiente, nella sua casa, la stessa che condivide con noi da sempre. Impariamo a convivere con la vita, non a distruggerla.
[Sante Cericola, 18.05.2017].